Eccoci con un nuovo argomento proposto da ElaMedia, un'Agenzia SEO che si occupa di realizzare siti web, di Consulenza Web a Roma e di copywriting da più di 15 anni.
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- I motori di ricerca penalizzano il Keyword Stuffing
- Suggerimenti per un uso corretto delle keyword
- Bibliografia
- Video YouTube di approfondimento
- FAQ
Keyword Stuffing è l’espressione che indica l’uso esagerato di una parola chiave all’interno di un testo, quasi come fosse uno spam. Per molto tempo, quando si pensava alla creazione di contenuti web ottimizzati SEO si utilizzava una keyword o una keyphrase con elevata concentrazione nel testo con lo scopo di posizionare i contenuti in alto nella SERP, ovvero tra i primi risultati di ricerca. L’ottimizzazione SEO è fondamentale per posizionare un sito web tra le prime pagine e spesso la progettazione di portali web comporta come rapida scorciatoia e il facile posizionamento il ricorso al keyword stuffing.
I recenti algoritmi di ricerca su cui sono costruiti i Motori di ricerca sono in grado di riconoscere i contenuti scritti bene dalle pratiche “spam”. È, quindi, più utile in ottica di ottimizzazione seguire altre regole e muovere in modo sincronizzato tutte le strategie e le buone pratiche di una corretta SEO e per un uso corretto delle Parole chiave.
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I motori di ricerca penalizzano il Keyword Stuffing
Il keyword stuffing è anche chiamato keyword spamming riferendosi all’uso eccessivo di specifiche parole chiavi all’interno di contenuti web. È un uso manipolativo del posizionamento sui motori di ricerca che i recenti algoritmi dei motori di ricerca hanno cercato di individuare con la conseguenza di penalizzare le pagine, i siti che contengono un elevato e innaturale ripetizione della stessa parola chiave, rispetto alla lunghezza di un testo. È considerato Keyword stuffing da parte di Google anche gli elenchi di numeri di telefono senza “valore aggiunto” e i blocchi di testo che elencano città e stati.
Un’ulteriore pratica dubbia e penalizzata è il riempire una pagina web con parole chiave invisibili, camuffando i termini da utilizzare come parole chiave con scritte in caratteri bianchi su sfondo bianco o simili. Le parole chiave invisibili sono anche utilizzate nella scrittura parziale del codice html della pagina stessa. I motori di ricerca, tuttavia, sono elaborati al punto di saper riconoscere anche i contenuti nascosti e non visibili alla vista.
Il “bombardamento”, dunque, non è una pratica né utile né funzionale per stimolare la presenza di un contenuto web sui motori di ricerca. Sebben non vi siano regole chiare sulla “quantità” esatta di ricorrenza della parola chiave in un testo, è chiaro che il linguaggio deve rimanere il più “naturale” possibile, senza forzature e grammaticalmente corretto rispetto alla lingua utilizzata, quindi anche con l’uso corretto di articoli e preposizioni che non sono più considerate “marginali” dai motori di ricerca. Il rischio di utilizzare parole chiave con i termini di ricerca più popolari è quello di incorrere anche nel fenomeno della frequenza di rimbalzo: l’utente che visita la pagina tende ad abbandonarla subito in assenza dei contenuti cercati o di una lettura innaturale.
Per quanto riguarda la ricerca di parole chiave abbiamo da poco scritto e pubblicato un articolo sull'estensione per Chrome Keywords Everywhere.
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Per quanto riguarda il web è fondamentale avvalersi di tool per il contenuto duplicato (per evitare di incappare in penalizzazioni da parte dei motori di ricerca). Sempre in tema di scrittura sul web abbiamo da poco pubblicato un articolo che spiega il significato della parola Ghostwriter. Sempre parlando di contenuti internet, ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato agli esempi di scrittura creativa che si possono implementare sul web.
Suggerimenti per un uso corretto delle keyword
Ma come si possono usare le parole chiave in modo efficace e senza incorrere in penalizzazioni? Ecco alcuni suggerimenti basati sulle best practises SEO:
Scegliere una keyword primaria per ciascun articolo o pagina
Un buon posizionamento su Google e altri motori di ricerca dipende in larga parte dall'individuazione della parola chiave primaria più adatta alla propria nicchia. La scelta della keyword giusta non solo attira utenti interessati, ma permette anche di distinguersi dalla concorrenza. Se non si è sicuri su quali termini utilizzare per attirare visitatori o quali argomenti siano più ricercati sul web, è utile affidarsi a strumenti specifici come i tool per la ricerca delle parole chiave. Questi strumenti aiutano a identificare il volume di ricerca, la competitività e il potenziale di conversione delle parole chiave.
Puntare su keyword a coda lunga
Le keyword a coda lunga rappresentano una strategia vincente, soprattutto per siti web appena nati. Rispetto alle parole o frasi brevi e generiche, le keyword a coda lunga sono più precise e specifiche, aumentando le probabilità di posizionarsi tra i primi risultati di ricerca. Ad esempio, invece di puntare su una parola generica come "scarpe", è meglio optare per una frase come "scarpe da running per donna impermeabili". Le keyword generiche, infatti, spesso hanno un'elevata competitività, rendendo difficile ottenere visibilità. Al contrario, termini più specifici, anche se meno popolari, garantiscono un pubblico di nicchia altamente interessato.
Aggiungere parole chiave secondarie
L'aggiunta di parole chiave secondarie, come sinonimi o frasi correlate, è fondamentale per arricchire i contenuti e migliorare l'indicizzazione da parte dei motori di ricerca. Questi termini ampliano il contesto semantico della pagina, rendendola più completa e utile. Ad esempio, se la keyword primaria è "fotografia di matrimonio", le parole chiave secondarie potrebbero includere "servizi fotografici per sposi", "album fotografici di nozze" o "fotografo per matrimoni a Roma". Questo approccio non solo migliora la SEO, ma offre anche maggiore varietà e ricchezza al testo.
Usare la keyword nei posti giusti
Una volta individuata la parola chiave principale, è importante collocarla strategicamente nei punti chiave del testo. Ecco dove posizionarla per ottenere il massimo impatto:
- Titolo della pagina o articolo: il titolo è il primo elemento che Google e gli utenti leggono, perciò deve contenere la keyword primaria.
- Sottotitoli: suddividere il testo con sottotitoli che includano la parola chiave migliora la leggibilità e l'indicizzazione.
- meta description: questa descrizione, visibile nei risultati di ricerca, deve includere la keyword per attirare click.
- Primo paragrafo del testo: inserire la parola chiave all'inizio del contenuto aiuta a chiarire subito l'argomento trattato.
- Ultimo paragrafo: menzionare la keyword alla fine del testo rafforza la rilevanza complessiva.
- ALT tag delle immagini: anche i motori di ricerca analizzano le immagini; aggiungere la keyword nei loro Tag ALT contribuisce alla SEO.
La lunghezza ideale di un testo SEO dovrebbe superare le 300 parole. Contenuti troppo brevi rischiano di essere considerati dai motori di ricerca come insufficienti per rispondere alle esigenze degli utenti.
Verificare la densità della keyword
La densità della keyword è un parametro importante, anche se non esiste una regola rigida sul numero esatto di volte in cui una parola chiave dovrebbe comparire. Una linea guida comune suggerisce di mantenere la densità attorno al 2% del totale delle parole. Ad esempio, in un articolo di 1.000 parole, la keyword dovrebbe essere utilizzata circa 20 volte. Per ottenere un risultato ottimale, si possono utilizzare tool SEO che calcolano automaticamente la densità delle parole chiave e suggeriscono eventuali correzioni.
Scrivere in modo fluido e naturale
Uno degli errori più comuni nella scrittura SEO è quello di creare contenuti che sembrano scritti da robot. I testi devono essere fluidi, naturali e orientati alle persone, non solo ai motori di ricerca. La qualità dell'esperienza utente (user experience) è diventata un fattore di ranking sempre più rilevante. Un contenuto utile, interessante e ben scritto non solo trattiene l'utente più a lungo sul sito, ma migliora anche il posizionamento. Evita di forzare la ripetizione della keyword e cerca di integrare sinonimi e variazioni in modo armonioso.
Se stai pensando di intraprendere una strategia di Link building, considera anche l'importanza di variare le Anchor text. Questo aspetto, oltre a migliorare la naturalezza dei collegamenti, contribuisce a una distribuzione equilibrata del profilo di link in ingresso, fondamentale per una SEO efficace.
Da una parte il keyword stuffing può aiutare la SEO e aumentare la visibilità, nel breve periodo, dall’altra parte un utilizzo smodato causa problematiche e penalizzazioni sul lungo periodo. Ricorda che se scrivi per il web è molto importante inserire dei Link interni al tuo sito: ne abbiamo parlato nell'articolo di riferimento sull'Internal Linking.
Ricorda che nel 2019 Google ha rilasciato il suo algoritmo BERT, con il quale ha enormemente migliorato le sue capacità di comprensione per quanto riguarda il testo che pubblichiamo.
Bibliografia
Alvise Canal, Keyword Research Avanzata. Strategie e architetture SEO performanti, Flaccovio Editore.
Marco Maltraversi, SEO e SEM. Guida avanzata al web marketing, Hoepli.
Stefano Gorgoni, SEO Google. La guida alla nuova SEO, Dario Flaccovio Editore.
Riccardo Esposito, Fare Blogging. Il mio metodo per scrivere contenuti vincenti, Flaccovio Editore.
Cristina Maccarrone e Riccardo Esposito, Scrivere per informare. Manuale di scrittura per giornalisti, Blogger e content editor, Flaccovio Editore.
Video YouTube di approfondimento
- Cosa non fare nella SEO pt1 - Keyword Stuffing
- SEO 2025: How to Avoid Keyword Stuffing and Optimize Your Content
- Avoid This BIG SEO Mistake! Stop Keyword Stuffing for Better Rankings!
- Keyword Stuffing: A Comprehensive Guide
FAQ
Cosa significa Keyword stuffing
Si intende l’uso esagerato di una parola chiave come pratica scorretta per i motori di ricerca nel tentativo di posizionarsi nelle SERP. Il rischio è la penalizzazione ottenendo il risultato contrario.
Come trovare le giuste keywords?
Esistono dei tool appositi per individuare e trovare le keyword in base all’argomento trattato. Uno di questi prodotti è il Google Keyword Planner, messo a punto proprio dal più importante motore di ricerca, oppure Semrush, altro tool gratuito e utile per trovare le keyword giuste.
Quali sono i tool gratuiti per la ricerca delle Password?
Tra i principali strumenti per trovare le parole chiave giuste si citano Google Keyword Planner, Google Trends, Ubersuggest, Semrush Keyword Magic Tool e Keyword Tool Dominator.
Come si trovano le parole chiave contenute in un sito?
Per individuare quali sono le parole chiave usate in un testo, pagina o sito si possono utilizzare i metodi seguenti: sulla pagina HTML premere Ctrl+F, oppure usare gli operatori di ricerca Google o infine utilizzare la funzione ricerca del sito web stesso.
Se ti interessa abbiamo da poco redatto una guida sull'intelligenza artificiale Jasper, strumento che aiuta chi scrive sul web.