Benvenuti in un nuovo articolo firmato ElaMedia Group, agenzia con più di 15 anni di esperienza nel settore della Consulenza Web Marketing a Roma. Dopo aver illustrato il significato di “above the fold” e dell’importanza del corretto uso del posizionamento dei contenuti all’interno di una pagina web, è bene analizzare anche cosa si intende per below the fold ovvero tutto quello che compare al di sotto della parte superiore dello schermo. Non è sempre vero che tutto Above the fold è corretto o è importante.
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- Le regole di Nielsen nell’uso dell’above the fold
- Analisi dell'importanza psicologica di above e below the fold
- L’importanza del below the fold per SEO
- FAQ
Nella realizzazione dei siti web bisogna curare ogni aspetto delle pagine sia i contenuti immediatamente visibili all’apertura di una pagina, sia quelli che si trovano scorrendo la pagina. Vediamo dunque cosa si intende per below the fold e come valorizzare anche i contenuti non immediatamente visibili.
Le regole di Nielsen nell’uso dell’above the fold
Quando ci si accinge alla scrittura di contenuti per il web si tende a prestare attenzione alla cura sia Grafica che contenutistica di tutto quanto viene visualizzato sulla parte superiore dello schermo, dove per “parte superiore” o above the fold (letteralmente sopra la piega) si intende lo spazio dello schermo dalla barra degli strumenti superiore fino a quella inferiore, prima che cominci la sezione per cui occorre utilizzare il mouse per spostarsi verso il basso (scroll) e continuare a leggere i contenuti. Se il lavoro above the fold è ben fatto per cui l’utente è invogliato a continuare la lettura scorrendo verso il basso, anche la parte below the fold diventa importante e interessante perché deve mantenere lo stesso livello di interesse grafico e contenutistico della parte superiore. Quindi, tanto l’above quanto il below the fold sono equiparabili.
Jakob Nielsen – esperto del web – ha scritto un volume sull’uso ottimizzato della risoluzione dello schermo e sul layout delle pagine web, dal titolo “Screen Resolution and Page layout”. Nel volume elenca le tre regole principali del layout di una pagina web in base alle dimensioni dello schermo (quindi anche in ottica adattiva per tutti i dispositivi):
- La visibilità iniziale con tutte le informazioni principali o a cui dar rilievo posizionati above the fold trovando il giusto equilibrio tra elementi mostrati ed elementi da mostrare;
- La leggibilità a seconda della risoluzione dello schermo e la suddivisione per colonne;
- L’estetica che sempre in base alla risoluzione scelta deve essere correttamente visualizzata ed avere l’effetto desiderato sull’utente che visita il sito (cura dell’allineamento, delle didascalie per le foto, la grandezza del font …).
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L’importanza della risoluzione dello schermo per capire cosa si intende below the fold
La risoluzione del video è un parametro importante per stabilire la lunghezza della pagina prima e dopo the fold, la “piega”. Negli anni, la risoluzione dei monitor è aumentata passando da 800X600 agli attuali 1280X800, la risoluzione con cui naviga la maggior parte degli utenti, alternativamente alla risoluzione 1024X768. Partendo da questa base si può calcolare lo spazio utile rimanente interno dello schermo (escluse le parti “occupate” dal browser, le parti esterne rispetto alla pagina attiva). Su una risoluzione 1024X768, ciò che resta è circa 950X550 pixel.
Ciò significa che è entro questo spazio che occorre inserire i contenuti principali, il logo, la call to action a tutto quanto è necessario per catturare l’attenzione e far rimanere l’utente sulla pagina. Con i CMS di nuova generazione, gran parte di questi aspetti e i “temi” standard sono già progettati per rientrare in questi parametri.
Ma si deve “comprimere” tutto entro i 550 pixel? La risposta è no perché se i contenuti necessitano di essere sviluppati oltre queste dimensioni occorre curare anche tutto ciò che segue. Esistono pagine molto lunghe che, tuttavia, riescono a generare traffico e convertire contenuti in guadagni. Come si fa? È il segreto di cosa si intende per below the fold, perché basta sfruttare bene due tecniche:
- Inserire più “punti di conversione” all’interno della pagina distribuiti in modo omogeneo in modo tale che a ogni scorrimento verso il basso, l’utente visualizzi il messaggio centrale;
- Inserire ottimi contenuti di qualità anche nel below the fold, rendere accattivante e incoraggiante la lettura spingendo il lettore a scrollare fino in fondo e approfondire la lettura dei contenuti.
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Analisi dell'importanza psicologica di above e below the fold
Negli ultimi anni, il comportamento degli utenti nel fruire dei contenuti digitali è mutato radicalmente, influenzato dall’avvento degli smartphone, dei tablet e dalla diffusione delle interfacce touch. Questi cambiamenti hanno avuto un impatto significativo sul modo in cui i designer e i creatori di contenuti strutturano le pagine web, in particolare per quanto riguarda la distinzione tra contenuti "above the fold" e "below the fold".
Il cambiamento del comportamento dell'utente con l'avvento del mobile
Con i dispositivi mobili, lo scrolling è diventato un gesto naturale, intuitivo e praticamente automatico. Questo ha modificato l'assunto secondo cui i contenuti più importanti debbano necessariamente essere confinati nella parte superiore della pagina (above the fold). Studi recenti dimostrano che gli utenti mobili non esitano a scorrere verso il basso, a patto che abbiano un chiaro motivo per farlo. Elementi come immagini accattivanti, call to action ben posizionate e un design fluido invogliano gli utenti a esplorare ulteriormente una pagina, indipendentemente dal fatto che il contenuto sia above o below the fold.
Tuttavia, questo non significa che il concetto di "above the fold" sia diventato irrilevante. La parte superiore dello schermo rimane cruciale per catturare l'attenzione iniziale e incentivare lo scrolling, fungendo da "vetrina" per l’intero contenuto della pagina.
La "fatica dello scrolling": un fenomeno psicologico
Nonostante lo scrolling sia ormai un comportamento consolidato, non è esente da limiti. La cosiddetta "fatica dello scrolling" si riferisce a una diminuzione progressiva dell’attenzione e della motivazione a continuare a esplorare una pagina man mano che si procede verso il basso. Questo fenomeno è legato a due fattori principali:
Sovraccarico cognitivo: Quando un utente si trova di fronte a una pagina lunga e densa di informazioni, può sentirsi sopraffatto e perdere interesse. Questo accade soprattutto se il contenuto non è ben strutturato o non offre un chiaro percorso narrativo.
Percezione del valore: Gli utenti tendono a fare uno "screening" iniziale della pagina e decidono rapidamente se il contenuto sottostante vale il loro tempo e sforzo. Se la parte above the fold non riesce a catturare l'attenzione o a stimolare la curiosità, è probabile che l'utente abbandoni la pagina senza scrollare.
Implicazioni per il design delle pagine web
La "fatica dello scrolling" ha portato i designer a ripensare le strategie di layout per massimizzare il coinvolgimento dell’utente:
Elementi di aggancio visivo: L'uso di titoli intriganti, immagini o video accattivanti nella parte superiore della pagina può motivare l’utente a continuare a scorrere.
Gerarchia visiva chiara: Strutturare le informazioni in modo tale che ogni sezione successive offra un valore aggiuntivo rispetto a quella precedente, mantenendo alto l’interesse.
Scroll incentivato: L'inserimento di indicatori visivi, come frecce o testi che suggeriscono la presenza di ulteriori contenuti, può incoraggiare gli utenti a esplorare la pagina.
Studi e ricerche sul comportamento dello scrolling
Uno studio condotto da Nielsen Norman Group ha evidenziato che, sebbene il 57% del tempo di navigazione venga speso above the fold, una quantità significativa (quasi il 74% degli utenti) scorre almeno una volta verso il basso, dimostrando che la parte inferiore della pagina non è mai del tutto ignorata. Tuttavia, l’attenzione cala drasticamente nelle sezioni più basse, rendendo cruciale l’ottimizzazione dei contenuti.
Un altro studio di Chartbeat ha sottolineato che il 66% dell’attenzione di un utente su una pagina è concentrata nella parte superiore, ma pagine ben progettate e interattive riescono a mantenere un buon livello di engagement anche below the fold, soprattutto se si offrono contenuti utili e rilevanti.
L’importanza del below the fold per SEO
Nel panorama del web design e della SEO, il concetto di below the fold ha acquisito una crescente rilevanza, in quanto i Motori di ricerca, guidati da algoritmi sempre più sofisticati, non si limitano a valutare esclusivamente i contenuti visibili immediatamente al caricamento della pagina (above the fold). L'intero spettro dei contenuti, compresi quelli presenti below the fold, contribuisce all'esperienza complessiva dell'utente, influenzando metriche fondamentali per il posizionamento nei risultati di ricerca.
L’esperienza utente come fattore di ranking
Google e altri motori di ricerca attribuiscono un peso sempre maggiore all’esperienza utente (UX) nel determinare il ranking delle pagine web. Fattori come il tempo di permanenza sulla pagina (dwell time), il tasso di rimbalzo (Bounce rate) e la profondità della navigazione sono indicatori chiave che riflettono il valore percepito di un contenuto da parte degli utenti.
I contenuti below the fold giocano un ruolo determinante in questo contesto. Se ben progettati e pertinenti, possono:
- Incentivare lo scrolling: Un contenuto interessante nella parte superiore della pagina è fondamentale per invitare l'utente a esplorare ulteriormente, ma è il valore delle sezioni successive a determinare se continuerà a navigare.
- Prolungare il tempo di permanenza: Contenuti approfonditi e utili below the fold incoraggiano l’utente a restare sulla pagina più a lungo, inviando un segnale positivo ai motori di ricerca sulla qualità del sito.
- Ridurre il bounce rate: Se la pagina fornisce valore anche oltre il primo schermo visibile, gli utenti saranno meno inclini ad abbandonarla immediatamente.
La relazione tra posizionamento dei contenuti e SEO
Il posizionamento strategico dei contenuti su una pagina non è solo una questione di estetica o usabilità, ma incide direttamente sulle performance SEO. Ad esempio:
Call to action e contenuti chiave: Sebbene le informazioni cruciali debbano generalmente essere posizionate above the fold, è altrettanto importante che il below the fold contenga approfondimenti, testimonianze, FAQ o elementi di supporto che rispondano alle domande dell’utente. Questo equilibrio migliora l’esperienza complessiva e il ranking.
Struttura e leggibilità: I motori di ricerca analizzano anche la gerarchia dei contenuti attraverso i tag HTML (H1, H2, ecc.). Una pagina ben organizzata, con contenuti below the fold suddivisi in sezioni chiare e pertinenti, contribuisce a una migliore comprensione da parte dei crawler e migliora il punteggio SEO.
Lazy loading e tempi di caricamento: L’uso di tecniche come il lazy loading per i contenuti below the fold (ad esempio immagini o video) può ottimizzare i tempi di caricamento della pagina, migliorando sia l’esperienza utente che il posizionamento nei motori di ricerca.
Case study: l’impatto dei contenuti below the fold su metriche SEO
Un esempio concreto di come i contenuti below the fold possano influenzare positivamente le metriche SEO è rappresentato da siti che offrono contenuti educativi o e-commerce. Pagine prodotto che includono dettagli estesi below the fold (come recensioni, video dimostrativi e suggerimenti di prodotti correlati) hanno registrato un aumento significativo del tempo di permanenza degli utenti e una riduzione del bounce rate, migliorando al contempo il ranking organico.
Allo stesso modo, blog e portali informativi che strutturano i loro articoli con sezioni ricche di valore below the fold (come approfondimenti o Link interni a contenuti correlati) riescono a mantenere gli utenti più a lungo sul sito, favorendo una navigazione più profonda.
Ottimizzazione del below the fold per SEO
Per sfruttare appieno il potenziale SEO dei contenuti below the fold, è essenziale seguire alcune best practice:
- Focus sulla qualità: Assicurati che i contenuti siano rilevanti, ben scritti e rispondano alle esigenze dell’utente, anche nelle sezioni meno visibili della pagina.
- Link interni strategici: Usa il below the fold per guidare gli utenti verso altre pagine pertinenti del sito, aumentando la profondità di navigazione.
- Incentivare l’interazione: Integra elementi dinamici come video, gallerie fotografiche o form di contatto per mantenere alta l’attenzione dell’utente.
FAQ
Cosa significa “below the fold”?
Letteralmente below the fold significa “sotto la piega” e si riferisce al gergo giornalistico per cui i quotidiani quando si piegano dividono la pagina in due: nella parte superiore “above the fold” compare la testata e gli articoli più importanti e nella parte inferiore, sotto la piega o below the fold, il resto dei contenuti. Nel web, si intende below the fold come tutti i contenuti visualizzati con lo scrolling della pagina al di sotto del margine di scorrimento dello schermo. Below the fold è la parte di una pagina web che si può vedere solo se si scorre con il mouse.
La regola di above e below the fold vale anche per le e-mail?
Sì. La logica di posizionare tutto in alto è importante per portali, blog, e-mail marketing e newsletter per fare in modo che le informazioni principali da comunicare si trovino senza necessità di scrollare la pagina. Gli esperti suggeriscono entro i 500X5000 pixel della definizione dello schermo. Tutto ciò che è below the fold deve mantenere il tenore di qualità e interesse della parte superiore.
Esiste una regola univoca sull’uso del below the fold?
No, è importante scegliere un bel layout, leggibile e user friendly. Allo stesso tempo, tutte le informazioni che si ritengono importanti o da evidenziare è preferibile collocarle nella parte alta dello schermo, ma il buon senso suggerisce anche di inserire contenuti utili ovunque possa cadere l’occhio dell’utente.
Esistono dei software che testano il punto di focalizzazione delle Buyer persona?
Sì, esistono strumenti di Test come CrazyEgg o clickTale che permettono di capire quali sono i punti del tuo sito su cui si focalizza o si potrebbe focalizzare l’attenzione del visitatore. In questo modo si possono migliorare le posizioni dei contenuti nei punti strategici della pagina del sito. Resta importante la scrittura di contenuti interessanti anche below the fold per incoraggiare il lettore a leggere fino in fondo.
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