Bentrovati con un nuovo tema curato da ElaMedia Group, società che da anni di occupa di Realizzare siti internet a Roma. Nell’ambito della community SEO (Search Engine Optimization), uno dei fenomeni più discussi e meno compresi è il cosiddetto "pogo sticking". Questo termine, apparentemente innocuo, descrive un comportamento degli utenti che può avere implicazioni significative per il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca. Il pogo sticking si verifica quando un utente fa clic su un risultato di ricerca, visita il sito web e poi ritorna rapidamente alla pagina dei risultati di ricerca (SERP) per cliccare su un altro risultato. Questo comportamento indica spesso che il contenuto del sito web visitato non ha soddisfatto le aspettative dell'utente.
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- Che cos’è il Pogo Sticking?
- Cause del Pogo Sticking
- Misurare il Pogo Sticking
- L'Influenza sulla SEO
- Strategie per Ridurre il Pogo Sticking
- Come miglioro l'esperienza utente del mio sito web e come dimostro di possedere un elevato E-E‑A‑T?
- Bibliografia
- FAQ
L'importanza del pogo sticking nella SEO è aumentata con l'evoluzione degli algoritmi di Google, che sono sempre più in grado di interpretare e reagire ai segnali di comportamento degli utenti. Un alto tasso di pogo sticking può suggerire ai Motori di ricerca che un sito web non è rilevante per una determinata query, influenzando negativamente il suo ranking. Questo articolo esplorerà in dettaglio il fenomeno del pogo sticking, le sue cause, come può essere misurato e le strategie per mitigarlo, migliorando così la SEO di un sito web.
Se non sai cos'è un link ti consigliamo (prima di proseguire) di leggere il nostro approfondimento.
Che cos’è il Pogo Sticking?
Il pogo sticking è un comportamento specifico degli utenti durante la navigazione dei risultati di ricerca. Quando un utente torna rapidamente ai risultati di ricerca dopo aver visitato un sito web, indica che il contenuto del sito non ha risposto adeguatamente alla sua query. Questo comportamento è un segnale negativo per i motori di ricerca, che possono interpretarlo come un'indicazione della scarsa qualità o pertinenza del contenuto del sito.
Cause del Pogo Sticking
Contenuto Irrelevante
Il contenuto che non corrisponde alle aspettative dell'utente o alla query di ricerca è una delle principali cause del pogo sticking. Quando gli utenti cercano informazioni specifiche e il contenuto di una pagina non risponde adeguatamente alle loro domande o esigenze, essi tornano rapidamente alla SERP in cerca di una fonte più utile. Questo può accadere per vari motivi, tra cui:
- Mancanza di profondità: Articoli superficiali o generici che non forniscono dettagli sufficienti.
- Fuori tema: Informazioni che deviano troppo dal tema principale cercato dall'utente.
- Informazioni obsolete: Contenuti che non sono stati aggiornati e risultano quindi non pertinenti.
Esperienza Utente (UX) Scarsa
Una cattiva esperienza utente può facilmente frustrare gli utenti e indurli a tornare alla SERP. Una serie di fattori contribuisce a una UX scadente:
- Navigazione complessa: Strutture di sito complicate o menu di navigazione difficili da usare.
- Tempi di caricamento lenti: Pagine che impiegano troppo tempo a caricarsi possono far perdere la pazienza agli utenti.
- design non intuitivo: Layout confusi o elementi interattivi difficili da trovare possono rendere difficile l'interazione con il sito.
- Compatibilità mobile insufficiente: Con l'aumento dell'uso di dispositivi mobili, un sito non ottimizzato per questi dispositivi può risultare scomodo da usare.
Clickbait
I titoli o le meta descrizioni fuorvianti rappresentano un'altra causa comune di pogo sticking. Quando i titoli promettono più di quanto il contenuto effettivamente offra, gli utenti si sentono delusi e tornano rapidamente alla SERP. Questo tipo di pratica non solo danneggia la reputazione del sito, ma può anche portare a un aumento del Bounce rate.
Altre Cause
Pubblicità Eccessive
Un altro motivo per cui gli utenti possono abbandonare rapidamente una pagina è la presenza eccessiva di pubblicità intrusiva. Pop-up, banner e video autoplay che disturbano la lettura del contenuto principale possono essere estremamente irritanti per gli utenti, inducendoli a cercare alternative meno invadenti.
Contenuti di Bassa Qualità
La qualità del contenuto è cruciale. Testi con errori grammaticali, scarsa coerenza e mancanza di struttura possono dare l'impressione di mancanza di professionalità e affidabilità, spingendo gli utenti a cercare informazioni altrove.
Mancanza di Credibilità
La percezione di affidabilità è fondamentale per trattenere gli utenti su una pagina. Se un sito sembra non autorevole o non fornisce fonti affidabili, gli utenti potrebbero non fidarsi delle informazioni e tornare alla SERP per trovare risorse più credibili.
Problemi Tecnici
Bug e problemi tecnici, come link interrotti o funzionalità che non funzionano correttamente, possono creare frustrazione e spingere gli utenti a cercare altre pagine.
Mancanza di Chiarezza e Organizzazione
Pagine con layout disorganizzati, paragrafi lunghi e senza formattazione appropriata, o senza suddivisione in sezioni possono rendere difficile per l'utente trovare le informazioni desiderate, portandolo a cercare una fonte più chiara e ben strutturata.
Contenuti Troppo Difficili da Comprendere
Se il linguaggio utilizzato in una pagina è troppo tecnico o complesso senza spiegazioni adeguate, gli utenti potrebbero non riuscire a comprendere le informazioni e quindi tornare alla SERP per trovare una spiegazione più accessibile.
Misurare il Pogo Sticking
Misurare direttamente il pogo sticking non è semplice poiché Google non fornisce dati espliciti su questo comportamento. Tuttavia, si possono utilizzare metriche come la "Bounce Rate" e il "Time on Page" per ottenere un'idea approssimativa. Un'alta frequenza di rimbalzo combinata con un tempo medio di permanenza breve può suggerire un problema di pogo sticking.
Qual è la differenza tra pogo sticking e bounce rate?
La differenza tra pogo sticking e bounce rate è sottile ma significativa, poiché entrambi i termini si riferiscono a comportamenti degli utenti sul web che indicano una mancanza di soddisfazione o di coinvolgimento con il contenuto di una pagina. Di seguito analizzeremo questi concetti più in dettaglio.
Bounce Rate
Il bounce rate, o frequenza di rimbalzo, è una metrica che misura la percentuale di visitatori che abbandonano un sito web dopo aver visualizzato una sola pagina. In altre parole, si riferisce a quanto spesso gli utenti entrano su una pagina web e poi escono senza interagire ulteriormente con il sito. Questa metrica è utile per comprendere il livello di coinvolgimento degli utenti e l'efficacia delle pagine di destinazione.
Esempio di Bounce Rate:
- Un utente arriva su un articolo di un blog da un risultato di ricerca, legge l'articolo e poi chiude il browser o torna direttamente a Google senza cliccare su altre pagine del sito.
Pogo Sticking
Il pogo sticking è un comportamento specifico in cui un utente fa clic su un risultato di ricerca, visita la pagina e poi ritorna rapidamente ai risultati di ricerca (SERP) per fare clic su un altro risultato. Questo comportamento indica chiaramente che il contenuto della pagina visitata non ha soddisfatto le esigenze dell'utente, portandolo a cercare un'altra soluzione.
Esempio di Pogo Sticking:
- Un utente cerca "migliori ristoranti a Roma", clicca su un link nei risultati di ricerca, trova la pagina non utile o non pertinente e torna immediatamente alla SERP per cliccare su un altro risultato.
Differenze Chiave
- Motivazione dell'Utente:
- Bounce Rate: Un utente può rimbalzare per diverse ragioni, incluso il fatto di aver trovato subito le informazioni necessarie (ad esempio, un numero di telefono o un indirizzo). Non sempre indica un'esperienza negativa.
- Pogo Sticking: Indica chiaramente una frustrazione o insoddisfazione poiché l'utente torna immediatamente ai risultati di ricerca per cercare un'alternativa migliore.
- Bounce Rate: È una metrica generica che non distingue tra buone o cattive esperienze utente. Un alto bounce rate non è necessariamente negativo se l'utente trova rapidamente ciò che cerca.
- Pogo Sticking: È un comportamento specifico interpretato negativamente dai motori di ricerca, suggerendo che il contenuto non è rilevante o di bassa qualità rispetto alla query dell'utente.
- Bounce Rate: Influisce indirettamente sulla SEO. Se combinato con altri segnali negativi, un alto bounce rate può suggerire problemi con il contenuto o l'esperienza utente.
- Pogo Sticking: Ha un impatto più diretto sulla SEO. I motori di ricerca come Google utilizzano il pogo sticking come segnale per valutare la pertinenza e la qualità del contenuto, potenzialmente declassando le pagine che mostrano tassi elevati di questo comportamento.
L'Influenza sulla SEO
Il pogo sticking è strettamente monitorato dai motori di ricerca come Google per valutare la qualità dei risultati di ricerca. Gli algoritmi di Google, come RankBrain, utilizzano il comportamento degli utenti per affinare i risultati di ricerca. Quando un alto numero di utenti rimbalza rapidamente da un sito web, Google può interpretarlo come un segnale di bassa qualità o irrilevanza, declassando il sito nei risultati di ricerca.
Google considera il Pogo Sticking un fattore di ranking?
Google non ha mai confermato ufficialmente che il pogo sticking sia un fattore diretto di ranking. Tuttavia, molti esperti SEO ritengono che il comportamento degli utenti, incluso il pogo sticking, possa indirettamente influenzare il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca. Questo perché Google è sempre più focalizzato sull'offrire la migliore esperienza utente possibile, e il pogo sticking è un chiaro indicatore di insoddisfazione dell'utente.
Comportamenti degli Utenti e Algoritmi di Google
- RankBrain e Comportamenti degli Utenti: Google utilizza algoritmi avanzati come RankBrain, una componente dell'Algoritmo di ricerca basata sull'intelligenza artificiale, per comprendere meglio l'intento delle query degli utenti e migliorare i risultati di ricerca. RankBrain osserva i comportamenti degli utenti, come il tempo di permanenza e il pogo sticking, per determinare la rilevanza e la qualità delle pagine web. Anche se non si tratta di un fattore di ranking diretto, il pogo sticking può influenzare la percezione di Google sulla pertinenza di una pagina.
- Esperienza Utente (UX) e SEO: Google ha dichiarato in più occasioni che l'esperienza utente è una priorità. La velocità del sito, la navigabilità e la pertinenza del contenuto sono elementi chiave che contribuiscono a una buona esperienza utente. Il pogo sticking indica una scarsa esperienza utente, il che può portare Google a declassare una pagina web nel tempo se i segnali negativi persistono.
Prove e Opinioni di Esperti
- Rand Fishkin, Moz: "Il pogo sticking è un chiaro segnale per Google che gli utenti non trovano ciò che cercano. Mentre Google non conferma questi fattori, è ragionevole pensare che comportamenti negativi ripetuti possano influenzare il ranking."
- Brian Dean, Backlinko: "Anche se Google non ha mai detto esplicitamente che il pogo sticking è un fattore di ranking, i dati di comportamento degli utenti sono usati per affinare i risultati di ricerca. Se molti utenti rimbalzano rapidamente da una pagina, è un forte segnale che qualcosa non va."
Implicazioni Pratiche
- Ottimizzazione del Contenuto: Per mitigare gli effetti negativi del pogo sticking, è essenziale creare contenuti che soddisfino le aspettative degli utenti. Ciò include rispondere direttamente alle query, utilizzare titoli e meta descrizioni pertinenti e offrire contenuti di alta qualità.
- Miglioramento dell'Esperienza Utente: Un sito web deve essere facilmente navigabile, con tempi di caricamento rapidi e un design intuitivo. L'uso di immagini, video e infografiche può aiutare a mantenere gli utenti impegnati e ridurre il tasso di pogo sticking.
- Monitoraggio e Analisi: Strumenti come Google Analytics possono essere utilizzati per monitorare il comportamento degli utenti. Analizzare metriche come il bounce rate, il tempo di permanenza e il flusso di utenti può fornire indicazioni utili per identificare e correggere problemi che portano al pogo sticking.
Esempi e Dati
Uno studio di Backlinko ha rilevato che i portali internet con tempi di permanenza più lunghi tendono a posizionarsi meglio sui motori di ricerca. Secondo i dati di HubSpot, un tempo di caricamento della pagina superiore a 3 secondi aumenta la probabilità di un pogo sticking del 32%. Questi dati evidenziano l'importanza della velocità del sito e della pertinenza del contenuto per mantenere gli utenti impegnati.
Citazioni di Esperti
Rand Fishkin, fondatore di Moz, sottolinea che "il pogo sticking è un chiaro segnale per Google che gli utenti non trovano ciò che cercano". Brian Dean di Backlinko aggiunge: "Un sito web deve non solo attrarre i clic, ma anche mantenere l'attenzione degli utenti per migliorare il proprio ranking".
Strategie per Ridurre il Pogo Sticking
Migliorare il Contenuto
Assicurarsi che il contenuto del sito sia altamente rilevante per le query di ricerca degli utenti. Utilizzare Parole chiave pertinenti e fornire risposte esaustive può aiutare a soddisfare le aspettative degli utenti.
Ottimizzare l'Esperienza Utente
- Velocità del Sito: Un sito web veloce è essenziale. Utilizzare strumenti come Google PageSpeed Insights per identificare e risolvere problemi di prestazioni.
- Design Intuitivo: Un layout chiaro e navigazione facile possono migliorare significativamente l'esperienza dell'utente.
- Contenuto Visivo: Immagini, video e infografiche possono rendere il contenuto più interessante e trattenere gli utenti più a lungo.
Confronto tra Diverse Metodologie
Comparare il tradizionale focus sulle parole chiave con un approccio centrato sull'intento dell'utente mostra chiaramente come quest'ultimo sia più efficace per ridurre il pogo sticking. Mentre le parole chiave sono importanti, comprendere e rispondere all'intento dell'utente permette di creare contenuti più pertinenti e coinvolgenti.
Come miglioro l'esperienza utente del mio sito web e come dimostro di possedere un elevato E-E‑A‑T?
Migliorare l'esperienza utente (UX) del tuo sito web e dimostrare di possedere un elevato livello di E-E-A-T (Expertise, Authoritativeness, and Trustworthiness) richiede un approccio strategico e ben ponderato. Ecco alcuni passaggi dettagliati e coerenze semantiche per raggiungere entrambi gli obiettivi.
Miglioramento dell'esperienza utente (UX)
Design Intuitivo e Funzionale
Il design del sito deve essere intuitivo, con una navigazione chiara e semplice. Utilizza una struttura di layout che guidi l'utente attraverso il contenuto senza confusione. I menu devono essere ben organizzati e accessibili, preferibilmente con un menu di navigazione principale e un menu footer con link essenziali.
Velocità di Caricamento
La velocità di caricamento delle pagine è cruciale. Utilizza tecniche di ottimizzazione come la compressione delle immagini, la minimizzazione dei file CSS e JavaScript, e l'uso di una Content Delivery Network (CDN). Strumenti come Google PageSpeed Insights possono aiutarti a identificare e risolvere problemi di performance.
Mobile-Friendly
Assicurati che il tuo sito sia completamente Responsive. L'uso crescente di dispositivi mobili rende essenziale che il sito sia facilmente navigabile e leggibile su schermi di diverse dimensioni. Testa il sito su vari dispositivi e browser per garantire un'esperienza consistente.
Contenuti di Qualità
Il contenuto deve essere rilevante, ben scritto e aggiornato. Utilizza immagini e video di alta qualità per arricchire il testo. Considera l'uso di formattazione come titoli, sottotitoli, elenchi puntati e paragrafi brevi per migliorare la leggibilità.
Interattività
Integra elementi interattivi come moduli di contatto, chatbot, e sezioni di commenti. Questi elementi non solo migliorano l'interazione con l'utente ma possono anche fornire preziosi feedback.
Dimostrazione di E-E-A-T
Expertise (Competenza)
Pubblica contenuti scritti da esperti del settore. Se possibile, includi le qualifiche degli autori nelle biografie e fornisci link a pubblicazioni esterne o profili professionali come LinkedIn. Usa citazioni e riferimenti a studi e ricerche pertinenti per supportare le tue affermazioni.
Authoritativeness (Autorevolezza)
Guadagna autorevolezza attraverso collaborazioni con altre figure rispettate nel tuo settore. Partecipa a conferenze, webinar e podcast, e pubblica questi eventi sul tuo sito. Inoltre, il guest blogging su siti autorevoli e la partecipazione attiva nei forum di settore possono aumentare la tua visibilità e riconoscimento.
Trustworthiness (Affidabilità)
Assicurati che il tuo sito abbia una politica sulla Privacy chiara e trasparente, e che i tuoi termini di servizio siano facilmente accessibili. Mostra testimonianze, recensioni e case study per dimostrare l'affidabilità dei tuoi prodotti o servizi. L'inclusione di un certificato SSL è essenziale per la sicurezza dei dati degli utenti.
Elementi Specifici di E-E-A-T
Aggiornamenti Regolari
Mantieni il contenuto del sito aggiornato. I motori di ricerca premiano i siti che pubblicano contenuti freschi e rilevanti. Un blog aziendale può essere un ottimo strumento per questo scopo, permettendoti di condividere notizie, aggiornamenti del settore e nuove conoscenze.
Trasparenza
La trasparenza nelle pratiche aziendali e nella comunicazione con gli utenti è fondamentale. Fornisci informazioni dettagliate sulla tua azienda, il team e i tuoi contatti. Un'area "Chi Siamo" ben curata può contribuire notevolmente a migliorare la percezione di affidabilità.
Feedback e Recensioni
Incoraggia i tuoi clienti a lasciare feedback e recensioni. Rispondi in modo proattivo e professionale ai commenti, specialmente quelli negativi, dimostrando che prendi sul serio le opinioni degli utenti e sei impegnato a migliorare continuamente.
Monitoraggio e Analisi
Analisi del Comportamento degli Utenti
Utilizza strumenti di analisi come Google Analytics per monitorare il comportamento degli utenti sul tuo sito. Analizza metriche come il tempo di permanenza, la frequenza di rimbalzo e le pagine più visitate per capire meglio cosa funziona e cosa no.
Test A/B
Implementa Test A/B per valutare diverse versioni di pagine web o elementi specifici come titoli, immagini o call to action. Questo ti permette di prendere decisioni basate su dati concreti e migliorare costantemente l'UX.
Ascolto Attivo
Utilizza sondaggi e questionari per raccogliere feedback diretto dagli utenti. Questo non solo ti fornirà informazioni preziose per migliorare l'UX, ma dimostrerà anche che apprezzi l'opinione dei tuoi visitatori.
Bibliografia
- Autore: Enrico Altavilla Nome testo: SEO e SEM: Guida avanzata al Web marketing Casa editrice: Hoepli
- Autore: Ivano Di Biasi Nome testo: SEO & Content: Strategie di Content Marketing e SEO per migliorare la visibilità del tuo sito Casa editrice: Flaccovio Dario
- Autore: Francesco Margherita Nome testo: SEO Gardening: Coltivare visibilità con i motori di ricerca Casa editrice: Flaccovio Dario
- Autore: Marco Maltraversi Nome testo: SEO e SEM: Guida per migliorare il posizionamento nei motori di ricerca Casa editrice: Edizioni LSWR
- Autore: Benedetto Motisi Nome testo: Manuale di SEO Gardening Casa editrice: Franco Angeli
FAQ
1. Come posso distinguere il pogo sticking da un normale rimbalzo?
Il pogo sticking implica un ritorno immediato ai risultati di ricerca per cliccare su un altro link, mentre un rimbalzo può avvenire per vari motivi, inclusi il completamento dell'obiettivo dell'utente senza necessità di navigare ulteriormente.
2. Il pogo sticking influisce su tutti i tipi di contenuti allo stesso modo?
No, l'impatto del pogo sticking può variare a seconda del tipo di contenuto. Contenuti informativi di alta qualità sono meno soggetti a questo fenomeno rispetto a contenuti clickbait o non pertinenti.
3. Quali strumenti posso usare per analizzare il pogo sticking sul mio sito?
Google Analytics è un ottimo punto di partenza per monitorare il tempo medio sulla pagina e il tasso di rimbalzo. Altri strumenti come Hotjar o Crazy Egg possono fornire ulteriori approfondimenti sul comportamento degli utenti.
4. Il pogo sticking può essere completamente eliminato?
È difficile eliminare completamente il pogo sticking, ma è possibile ridurlo significativamente migliorando la qualità del contenuto e l'esperienza utente. Continuamente monitorare e ottimizzare il sito è fondamentale.
5. Qual è la relazione tra pogo sticking e la frequenza di rimbalzo?
Sebbene correlati, la frequenza di rimbalzo e il pogo sticking non sono la stessa cosa. La frequenza di rimbalzo misura il numero di utenti che lasciano un sito dopo aver visitato una sola pagina, mentre il pogo sticking specifica che l'utente ritorna ai risultati di ricerca per cercare un altro risultato.
L'articolo è stato scritto da Enrico Mainero, che si occupa da anni di offrire Consulenza sul web marketing a Roma e provincia.
Tieni a mente che se dovessi aver bisogno di un Consulente SEO a Roma, puoi contattarci al numero 800 119 270.